L’amministratore è come il regista di uno spettacolo condominiale: non lo vedi sul palco, ma se sbaglia l’entrata di un attore, lo spettacolo rischia di deragliare. Se il condominio è una commedia quotidiana, l’amministratore condominio è il professionista che tiene insieme copione, quinte e luci di scena. È lui che deve fare in modo che ogni intervento – ordinario o straordinario – avvenga in armonia con le regole, con i tempi e con i protagonisti.
E mai come oggi, la preparazione dell’amministratore si misura anche e soprattutto nella gestione dei bonus fiscali, che richiedono una regia attenta, precisa e puntuale.
Quali sono i doveri di un amministratore di condominio?
Non si tratta solo di convocare assemblee e gestire conti correnti: l’amministratore condominio ha il dovere di far rispettare il regolamento, curare le parti comuni, eseguire le delibere e tutelare gli interessi del condominio. Deve redigere il rendiconto annuale, vigilare sui fornitori, occuparsi delle manutenzioni e – quando necessario – avviare interventi urgenti. Ma, come in ogni spettacolo che si rispetti, non basta conoscere la parte a memoria: bisogna anche saper improvvisare con lucidità, soprattutto quando entrano in scena i bonus fiscali.
Come cambia il Superbonus per i condomini nel 2024-2025?
Perché parlarne insieme? Perché i bonus edilizi sono oggi uno degli ambiti più delicati nella gestione condominiale. Un amministratore informato, reattivo e ben formato può fare la differenza tra un’opportunità colta e una grande occasione sprecata. Nel 2025 il Superbonus condominio, come sappiamo, scende al 65% e comporta adempimenti burocratici rigidi. Ma non è l’unico bonus attivo. Restano infatti:
- il Bonus ristrutturazione al 50% per lavori ordinari e straordinari;
- l’Ecobonus al 50-65% per l’efficientamento energetico;
- il Bonus barriere architettoniche al 75%, utilissimo per l’installazione di ascensori o rampe.
Tutti strumenti che un amministratore diligente deve saper interpretare, gestire e spiegare in assemblea, traducendo articoli di legge in decisioni concrete, accessibili e vantaggiose.
Amministratore condominio: cosa succede quando non fa rispettare le regole?
Ecco il momento in cui la trama si complica. Un amministratore condominio che non fa rispettare le decisioni assembleari, non vigila sui fornitori o ignora gli obblighi normativi (inclusi quelli legati ai bonus) può diventare un problema. E non solo per la qualità della vita dei condomini, ma anche per la sicurezza economica e legale dello stabile. La legge prevede la possibilità di revocarlo, anche per giusta causa, e di procedere a una sua sostituzione se non adempie correttamente al proprio mandato. La verità è che oggi il bravo amministratore è anche un po’ giurista, un po’ tecnico e un po’ diplomatico. È colui che sa coniugare scadenze fiscali e assemblee vivaci, regolamenti e bonus edilizi, pazienza e prontezza.
Se il tuo condominio ha bisogno di un chiarimento su bonus, doveri o diritti, scrivimi su: studiolegalestefanini@gmail.com.
Parliamone insieme, senza formalismi, perché anche il diritto, come il teatro, funziona meglio quando è vivo e condiviso.
Avv. Chiara Stefanini