Al momento stai visualizzando Abilitazione amministratore di condominio: ma è del mestiere?

Abilitazione amministratore di condominio: ma è del mestiere?

Chi può davvero salire sul palco? Non basta avere il fischietto per dirigere l’orchestra. Così come non basta “essere bravo con i conti” per fare l’amministratore di condominio. Per guidare il microcosmo condominiale serve molto di più: formazione, requisiti precisi e un’abilitazione amministratore di condominio valida. Ma come si riconosce un amministratore regolare da un improvvisatore di assemblee?

Abilitazione amministratore di condominio: come faccio a sapere se è abilitato?

Partiamo dalla norma: l’art. 71-bis disp. att. c.c. è il punto di riferimento. Per esercitare la professione di amministratore di condominio, bisogna:

  • avere il diploma di scuola superiore;
  • non essere stati condannati per reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica o il patrimonio;
  • non essere stati interdetti o inabilitati;
  • aver frequentato un corso abilitante amministratore di condominio e svolgere aggiornamento annuale.

L’abilitazione, quindi, non è un semplice titolo da appendere in bacheca: è una condizione necessaria per esercitare. Un condomino ha sempre diritto di chiedere i documenti che attestino formazione e aggiornamento, l’abilitazione amministratore di condominio soprattutto quando i conti iniziano a sembrare una sceneggiatura poco chiara.

Qual è la formazione obbligatoria per gli amministratori di condominio?

L’amministratore professionista deve frequentare:

  • un corso abilitante amministratore di condominio, con esame finale;
  • aggiornamenti annuali obbligatori, come previsto dal Decreto del Ministero della Giustizia del 13/08/2014, n. 140.

Chi non adempie a questi obblighi non può ricoprire l’incarico e sì, questo significa che l’assemblea può revocarlo per giusta causa, anche se gestisce il palazzo da dieci anni e conosce tutti per nome.

Quanto dura il corso per diventare amministratore condominiale?

In media, 72 ore di lezione, suddivise tra normativa condominiale, contabilità, mediazione, sicurezza, e regolamenti edilizi. Non è un weekend intensivo da “condomino a manager”. È un percorso serio, che richiede impegno e aggiornamento continuo. Il condominio è una macchina complessa e chi lo guida non può improvvisare le curve. Un bravo amministratore non è solo un esperto di bilanci: è un professionista formato, aggiornato, e pronto a prendersi cura del condominio secondo la legge. Se hai dubbi sull’abilitazione amministratore di condominio del tuo palazzo o ti chiedi se può davvero ricoprire quel ruolo, chiedi, verifica, controlla… e scrivimi su studiolegalestefanini@gmail.com

Perché ogni palcoscenico merita un direttore d’orchestra… non uno spettatore improvvisato.

Avv. Chiara Stefanini