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Avvocato condominio: quando serve davvero?

In condominio può bastare una goccia a far traboccare… il tubo!”. Battute a parte, ogni avvocato che si occupa di diritto condominiale lo sa: quando scoppia un problema, spesso è solo l’ultimo atto di una trama ben più lunga, fatta di malintesi, regole ignorate e amministratori poco aggiornati. Chi ha vissuto almeno una volta un’assemblea condominiale accesa sa bene quanto siano sottili i confini tra ciò che è legittimo, ciò che è discutibile e ciò che… non si può proprio fare. Quando il confronto diventa scontro, entra in scena l’avvocato condominio. Ma in un condominio ben gestito, l’avvocato potrebbe fare da spettatore. Ma in scena si finisce spesso… per mancanza di regia. Succede più spesso di quanto immagini: conflitti tra vicini, delibere poco chiare, spese contestate, regolamenti dimenticati in fondo a un cassetto. Ma la verità è che molte di queste tensioni non dovrebbero nemmeno arrivare sul palco del tribunale. Se l’amministratore fosse aggiornato, formato e presente come dovrebbe, l’avvocato condominio resterebbe dietro le quinte.

Quale avvocato si occupa di problemi condominiali?

L’avvocato esperto in diritto condominiale conosce bene le regole, ma anche i nervi scoperti di ogni palazzo. Non solo legge il Codice Civile, ma decifra i silenzi delle assemblee, le frasi dette “perché si è sempre fatto così”, le urgenze che nessuno vuole affrontare e quando il dialogo si spezza, è lì che entra in scena. Per difendere i diritti dei condomini, ma anche per affiancare amministratori consapevoli, desiderosi di fare chiarezza.

Dove rivolgersi per problemi condominiali?

La risposta giusta non è il passaparola del vicino o un gruppo Facebook colmo di esperienze slegate. Serve un legale competente, un avvocato condominio che conosca il diritto ma anche le persone. Lo Studio Legale Stefanini, specializzato in diritto condominiale e locatizio, nasce proprio con questa visione: prevenire quando si può, risolvere con lucidità quando si deve.

Cosa succede se l’amministratore non segue i corsi di aggiornamento?

Qui la legge è molto chiara: se non è in regola con l’aggiornamento annuale, non può esercitare. L’art. 71-bis delle Disposizioni di attuazione al Codice Civile parla chiaro: la formazione non è un’opzione, è un dovere. Perché? Perché le regole cambiano, i bonus si aggiornano, le responsabilità crescono (pensiamo alla privacy, alla sicurezza, alla manutenzione straordinaria). Un amministratore non formato espone il condominio a errori, contestazioni, e – sì – anche a contenziosi. Ecco perché, quando manca l’aggiornamento amministratori condominio, spesso entra in scena l’avvocato. E quel che si poteva evitare diventa un procedimento.

Avvocato condominio: arringa finale

Il miglior modo per non aver bisogno di un avvocato condominiale? Affidarsi a un amministratore competente, formato, aggiornato. Ma se questo non accade – e accade spesso – è bene sapere a chi rivolgersi, senza esitazioni. Se hai dubbi o hai bisogno di una consulenza legale, scrivimi a studiolegalestefanini@gmail.com

Nel microcosmo condominiale, la prevenzione è un’arte, la soluzione è una strada che possiamo percorrere insieme.

Avv. Chiara Stefanini